domenica 24 giugno 2007

VOLTAIRE, IL GRANDE FAUSTO


Io di te amavo le calze del colore del fumo.
E gli occhi che avevi di gatta sorniona,
e la voce che aveva frammenti di gelo e fiamme improvvise.
E si svenava nel gemito lungo di dopo l’amore.
Avevi quel modo di offrire il tuo corpo con slancio
e ritrarlo d’un tratto per eccitare e per ritrosia.
Non si capiva la tua convinzione d 'essere frigida.
Tu eri donna assai saggia a dosare gli orgasmi,
volevi che fossero tuoi.
Tu odiavi che io ti chiedessi se avevi goduto,
volevi saperlo tu sola.
È stato sempre un segreto non dettoil nostro piacere.
Per questo io di te avevo una soggezione
che era anche devozione, ripulsa.
Dio mio come è stato difficile amarti,
e come è difficile adesso
amare le donne che sanno donarsi
con le sole riserve che hanno...
Le donne che si sentono donne da uomo.

Voltaire

6 commenti:

Anonimo ha detto...

IMMENSO E UNICO

Michy

OCRAMART ha detto...

X DIVINAFOLLIA

DIVINA…
prima hai regalato, sotto forma di versi,
riflessi di luna per rischiarare la notte della solitudine;
ora regali, sotto forma di speranze,
raggi di sole per illuminare la strada
a poeti dimenticati nella nebbia.

Il mondo dell’arte ha un grosso debito con te

OCRAMART( Marco Raiti ).

Anonimo ha detto...

Sfiorami ancora coi capelli
che hai, dopingi il cielo se non lo vedi,
cercalo nel mondo in cui io ci sono,
in cui il verbo dice
e il cuore batte....
grazie, divinamente divina,
d'esserci.

Gio'

Anonimo ha detto...

Mi inchino alla grande Divina, a Voltaire, a ciò che qui giunge in essere nella capacità della selezione dei pezzi e della meravigliosa passione che si respira. Grazie.

Livax

Anonimo ha detto...

bellissimo, silvia!!! Grazie, è veramente un regalo...divino...

Valeria

Anonimo ha detto...

Io credo che venire qui, in qualunque momento della giornata, sia oasi di pace vera. Gli autori che ci proponi sono estensioni di te,Divina, vagano nell'essere delle tue forme. Meraviglioso.

Il filosofo